Gli “scauratielli cilentani” sono una specialità culinaria tipica della tradizione gastronomica del Cilento, una regione nel sud Italia. Questa pietanza rappresenta una deliziosa espressione della cucina locale, che valorizza ingredienti freschi e sapori intensi: dolci o salati, sono note per la loro forme anche come zeppoline bollite. Abbiamo già visto questa ricetta degli scauratielli, ma con qualche trucchetto in più proprio dell’antica tradizione.

Scauratielli cilentani: origini della ricetta

Le origini esatte della ricetta degli “scauratielli cilentani” non sono sempre chiare, in quanto molte delle tradizioni culinarie regionali si sono sviluppate nel corso del tempo attraverso influenze culturali e ingredienti locali disponibili. Tuttavia, è possibile tracciare la provenienza di questa ricetta alle radici della cucina cilentana, caratterizzata da ingredienti freschi e sapori mediterranei.

Il nome “scauratielli” potrebbe derivare dal dialetto locale o essere legato a specifiche caratteristiche della preparazione. Ad esempio, la parola “scaurare” potrebbe indicare il processo di sgorgare o scorrere, suggerendo forse la consistenza della pasta o la modalità in cui il sugo ricco scorre sulla superficie della pasta durante la cottura.

Le curiosità legate al nome potrebbero essere legate a storie o aneddoti locali che si sono sviluppati nel tempo. Talvolta, i nomi delle ricette tradizionali sono legati a eventi storici, figure locali o peculiarità della preparazione.

In generale, le ricette tradizionali come gli “scauratielli cilentani” rappresentano un patrimonio culinario prezioso, tramandato di generazione in generazione, che riflette la storia e le tradizioni di una determinata regione.

Gli "scauratielli cilentani" sono una specialità culinaria tipica della tradizione gastronomica del Cilento, una regione nel sud Italia.

Scauratielli cilentani

Preparazione 2 ore
Portata Dessert
Cucina Italiana
Porzioni 20 porzioni

Ingredienti
  

  • 540 g acqua
  • 300 g farina 00
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • 2 pizzichi di sale
  • 2/4 cucchiai di liquore o vino bianco
  • 2 cucchiai di olio extravergine
  • q.b. scorza d’agrumi
  • q.b. olio di arachidi o evo per friggere

Facoltativo

  • q.b. alloro, rosmarino, cannella nello zucchero

Per completare

  • 200 g miele o zucchero
  • q.b. confettini colorati

Istruzioni
 

  • Mettiamo a bollire l’acqua in pentola d’acciaio dal fondo spesso insieme all’ olio, al liquore (io ho usato l’anice), il sale e lo zucchero. Io ho aggiunto anche la scorza di un’arancia e un mandarino.
  • Se utilizzate anche voi le scorze fate bollire a fiamma bassa con coperchio per 5/10 minuti, dopodiché eliminiamo le bucce e ripristiniamo il peso dell’acqua (cioè riportiamolo ai 540 g iniziali, dal momento che bollendo l’acqua evapora e si riduce la quantità).
  • Quando l’acqua bolle versiamo in un colpo solo la farina e mescoliamo, sino a quando l’impasto si staccherà dalle pareti e dal fondo della pentola.
  • Quando l’impasto è pronto, versiamo un filo d’olio sulla spianatoia o su un piano di lavoro. Rovesciamoci l’impasto.
  • Stendiamo con il mattarello, all’inizio per far raffreddare la pasta battiamola.
  • Poi stendiamola in un rettangolo. In questo modo potremo eliminare qualche granello di farina che non si è sciolto.
  • Ripieghiamola su se stessa più volte e ristendiamo.
  • Poi continuiamo ad impastare con le mani per qualche minuto fino a quando l’impasto non sarà bello liscio e compatto.
  • Tagliamo dei pezzi piuttosto piccoli e stendiamoli in cilindri sottili. Formiamo a ciambella, incrociando le due estremità e pressandole con il dito.
  • Una volta terminato di formare, con un ago da cucito buchiamo in più punti le ciambelline: questa operazione servirà a far uscire eventualmente qualche bolla d’aria rimasta all’interno che in frittura potrebbe scoppiare provocando ustioni. (In realtà stendendo con il matterello questo pericolo non sussiste ma se volete stare più sicure bucatele).
  •  Friggiamo in olio profondo ben caldo, a 180°.
  • Lasciamo cuocere prima da un lato poi dall’altro. I tempi dipenderanno dallo spessore delle zeppoline ma all’incirca in totale un paio di minuti. In ogni caso non essendoci zucchero resteranno sempre un po’ pallide.
  • Scoliamole su una gratella o su carta assorbente.
  • Poi passiamole nello zucchero o nel miele. In quest’ultimo caso mettiamo in una padella circa 200 g di miele e portiamolo ad ebollizione. Poi spegniamo e facciamo insaporire le zeppoline nella padella stessa.
  • Decoriamo con confettini colorati.

Note

Queste zeppoline sono buone anche da mangiare con salumi e formaggi od anche soltanto con un pizzico di sale al naturale.

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Consigli per ottenere delle scauratielli cilentani perfetti

  1. Rispetta le proporzioni di acqua e farina. Se utilizzi per aromatizzare le scorze degli agrumi o anche l’alloro o il rosmarino, fai sobbollire l’acqua per una decina di minuti a fiamma bassissima con il coperchio, così le tue zeppoline saranno più saporite. Una volta tolti gli aromi, pesa di nuovo l’acqua e riportala al peso iniziale. In questo modo la ricetta non si sbilancerà. Se non vuoi aromatizzare l’acqua accertati di versare la farina appena inizia il bollore.
  2. Usa un liquore forte e aromatico. Puoi aggiungere nell’acqua anche un bicchierino intero di liquore se ti piace. Io ho usato l’anice, ma va bene una grappa, un rum, una vodka. Tieni presente che la parte alcolica cuocendo evaporerà quindi potranno mangiarla tranquillamente anche i bambini. Restare del liquore solo l’aroma.
  3. Cuoci l’impasto sul fornello. Quando inizi a mescolare ti sembrerà che l’impasto sia subito pronto. Invece è solo colloso e quindi si attacca alla cucchiaia molto di più di una pasta choux. Perciò assicurati di rimescolarla staccandola dalla cucchiaia e premendola sul fondo della pentola, schiacciandola più volte in modo da far evaporare più liquido. Cuoci a fiamma bassa. Quando la patina bianca è abbastanza evidente, spegni e prosegui nella lavorazione.
  4. Stendi bene l’impasto sulla spianatoia. Il modo per ottenere delle belle zeppoline, morbide dentro e croccanti fuori, è proprio questo. Stendere l’impasto con il matterello ti consentirà di eliminare gli eventuali grumi di farina che non si sono sciolti, di “sfogliare” l’impasto e farlo gonfiare in cottura.
  5. Buca le zeppoline con l’ago. Per evitare che una bolla d’aria rimasta intrappolata nella zeppolina possa scoppiare e provocare danno durante la frittura, buca le zeppoline in qualche punto con un ago da cucito. Questo consentirà la fuoriuscita dell’aria.

Come conservare le zeppoline

Come tutti i fritti, mangiate appena fatte sono migliori. Potremo conservarle per il giorno dopo, coperte con pellicola o in un contenitore ermetico, a temperatura ambiente, senza metterle in frigo. Potremmo riscaldarle prima di mangiarle per qualche secondo nel forno a microonde.

Varianti alla ricetta

Una variante antica è quella degli scauratielli con patate, chiamati zippuliddi, realizzati con patate, zucchero e farina. Per realizzarli occorre 1 Kg di patate, una manciata di zucchero e una di farina: una volta bollite le patate, basterà schiacciarle, aggiungere zucchero e farina e lavorare l’impasto, realizzando poi la classica forma degli scauratielli.

La ricetta più moderna delle zeppoline bollite

Zeppoline bollite, note come scauratielli, sono dolci poveri, facili e veloci da preparare: zeppoline, tarallucci, scauratielli e chissà quanti altri nomi in luoghi diversi per indicare la stessa ricetta!

Vi lascio qui la ricetta provata qualche anno fa. Fatemi sapere se li farete per Natale e mandatemi le vostre foto.

Buone feste