Antonietta Polcaro prepara la torta saker

Non c’è soddisfazione più grande dell’essere contenti di se stessi.

Antonietta Polcaro


Il mio mondo a colori.

Il filo che lega la mia vita sono i dolci.

Inizio a diciannove anni, appena sposata, quando compro un frullino ed una enciclopedia di dolci a fascicoli, in tutto sette volumi.

Mi metto all’opera, armata solo della mia buona volontà e della voglia di riuscire in qualcosa di bello.

I primi anni abitavo sopra una pasticceria ed il profumo che arrivava la mattina stordiva.

Parlava di cose buone, di dolcezza, di calore.

Lo associavo alla scia disegnata nel fumetto di “Nonna Papera”, che  mettendo  la torta di mele a raffreddare sul davanzale della finestra richiamava e rallegrava tutti gli animali della fattoria.

I dolci sono stati  il mio modo di comunicare e, nelle varie fasi della vita hanno assunto significati diversi: hanno rappresentato un rifugio, una coccola, un obiettivo.

Volevo farne un lavoro. Non ci sono riuscita.

Hanno addolcito i miei fallimenti e sono stati il punto da cui ripartire per credere che dopo ogni caduta ci si può alzare e continuare a lottare per ciò in cui si crede.

Nel corso degli anni ho seminato con essi tanto affetto, che ho raccolto nel momento in cui è stato pubblicato il libro “Dolci senza rimpianti”, scritto a quattro mani con Cesare Gridelli.

Un incontro casuale, avvenuto in palestra, che mi ha aiutato a guardare la mia passione anche da un’altra prospettiva.

Ero stata caratterialmente molto tradizionalista, chiusa nelle mie certezze, poco incline a guardare il mondo attraverso gli occhi degli altri.

Ebbene la pubblicazione del libro ha rappresentato  la fine di un percorso e l’inizio di un altro: a cinquantadue anni potevo riscrivere la mia vita, riprendendo i sogni laddove li avevo lasciati.

Il libro ha dato voce ad Antonietta Polcaro, alla  mia passione, alla voglia di comunicare, al mio essere una donna normale, con valori comuni a tutte.

Ho capito che potevo condividere interessi e risultati, mettendomi in gioco per gli altri e con gli altri.

E’ questa la vera sfida.

Cosa c’entra tutto ciò con preparare i dolci? C’entra, eccome.

Non c’è soddisfazione più grande che mettersi in discussione senza protezione, anche quando si tratta di preparare una brioche, una torta o una sfogliata.

Preparare dolci significa trasmettere una parte di me, cercare una linea di comunicazione tra passato e presente in grado di trasferire emozioni.

Quella che esplode quando ad ogni morso rivive un ricordo, un pensiero, un sorriso.

Ecco allora che ho deciso di mettere la mia energia a disposizione di chi voglia percorrere insieme a me, per migliorarlo, un tragitto comune nel segno del gusto, della gioia e della salute.

“Dolci senza rimpianti” è un libro in cui presentiamo ricette di dolci ricche di nutrienti “buoni” e povere di ingredienti dannosi per la salute.