Zeppoline bollite o scauratielli – Videoricetta

Zeppoline bollite, note come scauratielli, sono dolci poveri, facili e veloci da preparare: zeppoline, tarallucci, scauratielli e chissà quanti altri nomi in luoghi diversi per indicare la stessa ricetta!

Scauratielli cilentani: la ricetta dei dolcetti della Vigilia di Natale tipici del Cilento

Gli scauratielli cilentani sono dei dolcetti simbolo del feste natalizie: si preparano solitamente la vigilia di Natale a Castellabate, e in tutto il Cilento. Una ricetta che viene tramandata di generazione in generazione e che ha origine nell’antica Grecia: hanno infatti la forma delle lettere Alfa e Omega, prima e ultima dell’alfabeto greco. Ecco allora come preparare questi dolcetti dal forte valore simbolico, conosciuti anche come scauratieddi, in pochi e semplici passaggi.

Scauratielli: origini della ricetta

Gli scauratielli si preparano solitamente la notte della vigilia di Natale e, la scelta della data, non sembra essere casuale. Si collega infatti all’antica usanza greca di celebrare il solstizio d’inverno: in questa lunga notte, infatti, i coloni greci rendevano omaggio agli dei preparando dei dolcetti al miele molto simili agli scauratielli. Venivano preparati per celebrare l’inizio di un nuovo ciclo temporale, e avevano la forma di un’Alfa (α) e di un’Omega (ω), la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco. Gli scauratielli risalirebbero quindi a una tradizione nata nel VI-VII secolo a.C., al tempo della fondazione di Paestum ad opera dei Sibariti, discendenti degli Achei.

Nell’antica ricetta degli scauratielli, questi dolcetti venivano decorati con foglie di alloro o rosmarino, a cui si sono poi aggiunti i confettini colorati, come quelli utilizzati per gli struffoli, altro tipico dolce natalizio. Esistono diversi modi di preparare gli scauratielli, che dipendono soprattutto dalle tradizioni familiari. Un passaggio fondamentale dell’antica ricetta, è quello che prevede la bollitura degli scauratielli, anche se oggi, molti cilentani, li preparano a freddo e li friggono direttamente in olio bollente, tipo zeppole.

Consigli

Per la decorazione potete anche mettere in un pentolino 4 cucchiai di miele con 2 cucchiai di zucchero, la cannella e il succo di un limone. Portate ad ebollizione, fino a quando il composto non diventerà appiccicoso. Disponete gli scauratielli sulla carta forno e versateci sopra la copertura di miele con un cucchiaio e decorate con i confettini o diavulilli.

Potete sostituire il vino bianco con il vermouth, se preferite.

Varianti alla ricetta

Una variante antica è quella degli scauratielli con patate, chiamati zippuliddi, realizzati con patate, zucchero e farina. Per realizzarli occorre 1 Kg di patate, una manciata di zucchero e una di farina: una volta bollite le patate, basterà schiacciarle, aggiungere zucchero e farina e lavorare l’impasto, realizzando poi la classica forma degli scauratielli.

Fonte: cookist.it

Zeppoline bollite o scauratielli

Preparazione 3 ore
Portata Dessert
Cucina Italiana
Porzioni 20 porzioni

Ingredienti
  

  • 270 g acqua
  • 150 g farina 00
  • 1 cucchiaino zucchero
  • q.b. sale
  • 2 cucchiai vino bianco
  • 1 cucchiaio olio extravergine
  • q.b. Olio di arachidi o evo per friggere.

Per completare:

  • q.b. miele
  • q.b. zucchero
  • q.b. confettini colorati

Istruzioni
 

  • Mettiamo a bollire l’acqua in pentola d’acciaio dal fondo spesso insieme ad oliovino biancosale e zucchero. Eventualmente anche gli aromi
  • Quando bolle versiamo in un colpo solo la farina e mescoliamo, sino a quando l’impasto si staccherà dalle pareti e dal fondo.
  • Versiamo un filo d’olio sulla spianatoia e mettiamo l’impasto. Stendiamo con il mattarello, così potremo eliminare anche qualche residuo granello di farina.
  • Ripieghiamo su se stesso e continuiamo ad impastare con le mani per qualche minuto.
  • Formiamo e friggiamo subito in olio profondo ben caldo.
  • Passiamo nello zucchero o nel miele. Oppure mettiamo in un padellino uno due cucchiai di miele con altrettanti di zucchero e volendo un cucchiaio di liquore o succo d’arancia.
    Facciamo sciogliere bene e facciamo colare sulle zeppoline o intingiamole.

Note

Facoltativi:
Nell’acqua da bollire bucce di agrumi, rosmarino, alloro. In questo caso qualunque cosa adoperiate, mettete a bollire l’acqua a fiamma bassissima in modo che gli odori possano rilasciare gli aromi. Quando bolle, li eliminerete scolando bene.
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Considerazioni sulla ricetta

Questa ricetta è nei miei ricordi d’infanzia: è una ricetta che faceva la mamma di mio cognato Angelo, che avete conosciuto in qualche video girato insieme. Di dosi neanche a parlarne, perché una volta si faceva tutto a occhio.

L’anno scorso li preparai, ma dimenticai di scrivere i dosaggi. Così, grazie anche a qualche vostro sollecito, quest’anno ho riprovato.

Tre prove prima del video di oggi: la prima volta ho fatto pari peso acqua e farina ed ho buttato perché non riuscivo neanche a mescolare la farina tanto l’impasto è risultato asciutto. Seconda prova il doppio dell’acqua rispetto alla farina. Non male, però in frittura hanno preso un po’ d’olio. L’ultima è stata quella che vi presento oggi.

Mi è piaciuta molto, fritto croccante e asciutto, interno morbido.

Ho preparato una dose piccola giusto per farvi vedere come fare. Potrete raddoppiare o triplicare tutti gli ingredienti.

Versiamo un filo d’olio sulla spianatoia e mettiamo l’impasto. Stendiamo con il mattarello, così potremo eliminare anche qualche residuo granello di farina. Ripieghiamo su se stesso e continuiamo ad impastare con le mani per qualche minuto.

Formiamo e friggiamo subito in olio profondo ben caldo.

Passiamo nello zucchero o nel miele. Oppure mettiamo in un padellino uno due cucchiai di miele con altrettanti di zucchero e volendo un cucchiaio di liquore o succo d’arancia. Facciamo sciogliere bene e facciamo colare sulle zeppoline o intingiamole.

La versione antica della ricetta

Gli “scauratielli cilentani” sono una specialità culinaria tipica della tradizione gastronomica del Cilento, una regione nel sud Italia. Questa pietanza rappresenta una deliziosa espressione della cucina locale, che valorizza ingredienti freschi e sapori intensi: dolci o salati, sono note per la loro forme anche come zeppoline bollite. Abbiamo visto questa ricetta degli scauratielli con qualche trucchetto in più proprio dell’antica tradizione.

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Written by:

Sono Antonietta Polcaro: cuoca, autrice ma soprattutto appassionata di cucina! Da anni condivido la mia storia e le mie ricette con tutti voi.