L’insalata tiepida di quinoa e bulgur è un piatto veloce, ottimo per un regime alimentare più leggero. Questi cereali si sposano benissimo con zucchine e menta, ma è possibile utilizzare altri ortaggi. Ideale da preparare dopo le feste per un regime alimentare detox.
La quinoa, Chenopodium Quinoa, considerata dagli antichi Incas “la madre di tutti i semi”, è una pianta erbacea dagli innumerevoli benefici, oggi utilizzata abbastanza comunemente anche nelle nostre cucine. Si tratta di un alimento ricco di aminoacidi essenziali e privo di glutine. Inoltre per il suo ridotto apporto calorico è spesso utilizzata nelle diete ipocaloriche.
La quinoa, che alcuni chiamano chinoa, spesso è confusa con i cereali ma non fa parte della famiglia delle graminacee in quanto è una pianta erbacea della stessa famiglia di spinaci e barbabietole.
Esistono più di 200 varietà di quinoa. Quella più comune è la Quinoa Real che contenendo un basso quantitativo di saponine risulta più dolce al palato. Le saponine sono sostanze amare contenute in alcuni vegetali, tra cui soia, liquirizia, avena che essendo sgradite ad alcuni insetti e animali preservano la pianta dal loro attacco.
In commercio si trovano più facilmente tre tipi di quinoa che si distinguono per il colore: giallo, rosso e nero. In alcune zone si possono trovare anche altre varietà come: Bear, Cherry Vanilla, Cochabamba, dave 407, Gossi, Isluga, Kaslala, Kcoito, Linares, Rainbow, Red faro, Red head, Temuco.
Oggi è facile trovare i chicchi di quinoa in vendita anche nei grandi supermercati nel reparto di cereali, ceci, fagioli. Si consiglia sempre di preferire l’acquisto di prodotti certificati bio. Oppure si può comodamente ordinare online.
Fonte: alimentipedia.it
Bulgur dal turco oppure anche burghul dall’arabo, è un alimento di grano spezzato che si trova nella cucina dell’Asia occidentale.
Il bulgur viene talvolta confuso con il grano spezzato, che è un chicco di grano schiacciato che, a differenza del bulgur, non è stato sbollentato. Bulgur è un ingrediente comune nelle cucine di molti paesi della cucina dell’Asia occidentale e del bacino del Mediterraneo. Ha un leggero sapore di nocciola.
Il bulgur cotto contiene il 78% di acqua, il 19% di carboidrati, il 3% di proteine e contiene una quantità trascurabile di grassi. Una porzione di riferimento da 100 grammi (3,5 once) fornisce 83 calorie, senza micronutrienti in quantità apprezzabili del valore giornaliero (tabella).
Sicuramente lo si può acquistare nei negozi di cibi etnici, ma anche nei punti vendita specializzati in alimentazione biologica o nelle erboristerie. È possibile trovarlo anche in alcune catene di grandi supermercati che per soddisfare le richieste dei clienti stanno riservando spazio sugli scaffali ai cibi etnici. L’alternativa è sempre affidarsi a marchi certificati online e soprattutto che abbiano un regime di produzione biologico e sostenibile.
La quinoa ha in comune con il bulgur la cottura: vanno entrambi sciacquati prima di procedere alla cottura. Quest’operazione serve per rimuovere il rivestimento esterno, chiamato saponina, nel caso della quinoa, che può lasciare un sapore amarognolo e di sapone appunto.
Potremo utilizzare altri cerali, orzo, farro, cous cous oppure riso. Potremo aggiungere altri ingredienti come tonno sott’olio o al naturale, gamberetti, pomodori secchi e ciò che la fantasia ci suggerisce.
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