Quella delle chiacchiere è tra le ricette simbolo del Carnevale: ogni regione d’Italia un nome diverso! Le chiacchiere sono buonissime: sfogliose, sottili, croccanti, con o senza cioccolato.
Come in tante storie gastronomiche italiane troviamo come protagonista la Regina Margherita di Savoia (sì, proprio la stessa che diede il nome alla celebre pizza). Questa volta l’aneddoto legato a questi dolci fritti, risale a quando, durante una chiacchierata tra la regina e alcuni suoi ospiti, la Regina richiese un dolce al cuoco di corte napoletano Raffaele Esposito, il quale preparò queste frittelle, servendole appunto con il nome di “chiacchiere”.
Storicamente, nell’Antica Roma, i “fritcilia” erano dolci fritti nel grasso di maiale in occasione dei Saturnali (l’equivalente dell’attuale Carnevale). In epoca cristiana rimase la tradizione di friggere in grandi quantità queste frittelle per fare il carico di grassi prima del periodo di magro della Quaresima.
Ecco come vengono chiamati questi dolci di Carnevale nelle varie regioni italiane
Fonte: lacucinaitaliana.it
Per ottenere delle chiacchiere di Carnevale irresistibili, è fondamentale seguire alcune regole per renderle perfettamente bollose e friabili. Un trucco infallibile è garantire che l’impasto sia ben lavorato e, soprattutto, abbia il tempo di riposare. Lasciate riposare l’impasto coperto per almeno 1 ora prima di stenderlo e tagliarlo. Questo permetterà agli ingredienti di amalgamarsi perfettamente, conferendo alle vostre chiacchiere quella consistenza delicatamente friabile che le rende così deliziose.
La scelta della farina è cruciale per ottenere chiacchiere leggere e croccanti. Preferite una farina di tipo “00” o una farina per dolci, in modo da garantire una consistenza più fine e una migliore lavorabilità dell’impasto. Questo tipo di farina conferisce alle vostre chiacchiere una texture delicata e contribuisce a rendere l’impasto più gestibile durante la preparazione.
L’inclusione della buccia di limone nell’impasto delle chiacchiere è una scelta personale che può conferire un tocco di freschezza al gusto complessivo. Se amate il sapore leggermente agrumato, potete grattugiare la buccia di limone finemente e aggiungerla all’impasto. Tuttavia, se preferite un gusto più neutro, è possibile omettere questo ingrediente senza compromettere la bontà delle vostre chiacchiere.
Per mantenere la freschezza delle vostre chiacchiere nel tempo, conservatele in un contenitore ermetico a temperatura ambiente, evitando l’esposizione diretta alla luce e all’umidità. Se volete prolungare la loro croccantezza, potete inserire un piccolo pezzo di carta da cucina nel contenitore per assorbire eventuali tracce di umidità. Ricordate che, se decorate con zucchero a velo, è meglio aggiungerlo poco prima di servire le chiacchiere per mantenere intatta la loro presentazione. Con queste semplici accortezze, le vostre chiacchiere di Carnevale rimarranno deliziose anche nei giorni successivi alla loro preparazione.
Nel sito c’è un’altra ricetta di chiacchiere di Luca Montersino. La differenza con questa è che qui ho usato una farina 00 normale mentre in quella del maestro è prevista una farina forte, con un riposo della pasta piuttosto lungo.
Non perdetevi anche la ricetta della crema al cioccolato per le chiacchiere: rendiamo tutto più goloso!
Qui la ricetta di Montersino:
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