Non è Carnevale senza lasagna alla napoletana: un tripudio di bontà, ricchezza e allegria a tavola e, se ce ne avanza, nei giorni successivi diventa ancora più buona.
Quest’anno ho voluto esagerare! Io ne ho fatta una grandissima, a voi do dosi più umane!
Uno degli aspetti più interessanti di questa antica ricetta è la quantità di citazioni bibliografiche che sono state rintracciate in lettatura. Tra queste, cercando online, ho rintracciato in primi, Jacopone da Todi che scrisse: “Granel di pepe vince per virtù la lasagna”. A seguire Cecco Angiolieri sosteneva che “Chi de l’altrui farina fa lasagne, il su’ castello non ha ne muro ne fosso”; e ancora Fra’ Salimbene da Parma parlava così, riferendosi a un monaco di sua conoscenza: “Non vidi mai nessuno che come lui si abbuffasse tanto volentieri di lasagne con formaggio”.
Un’altra simpatica curiosità relativa alle lasagne riguarda Ferdinando II di Borbone, il cosiddetto: “Re Lasagna”. Il sovrano a cui si deve l’unità d’Italia, era stato infatti così ribattezzato dal padre, proprio per la sua passione smodata per questo piatto.
La prova provata che questo piatto è così gustoso, così elaborato che si può servire a un Re.
Uno dei piatti più famosi al mondo viene associato a due città italiane, anch’esse con una storia antica e ricca dal punto di vista culinario. Quindi, ci chiediamo, la vera lasagna è bolognese o napoletana?
La prima forma di lasagna, benché lontana dall’accezione che abbiamo oggi, appare nell’antica Roma con il nome di Laganon e si presentava come una sfoglia di pasta che veniva talvolta intervallata da strati di carne.
Fu solo intorno al XIV secolo che la lasagna arrivò a Bologna, dove subì una serie di influssi che l’hanno portata a diventare più simile a come la conosciamo oggi. Qui, infatti, alla ricetta fu integrato il formaggio e le sfoglie di grano furono sostituite con quelle di pasta all’uovo.
Solo più tardi la ricetta giunse a Napoli e fu completata con la salsa al pomodoro, diventando il piatto simbolo dell’Italia che conosciamo noi oggi. Ci sono, chiaramente, delle differenze tra le due varianti napoletana e bolognese.
Se infatti la prima è condita con ricotta, polpettine, uova sode e latticini; la seconda omette questi ingredienti e li sostituisce con la besciamella.
Una ricetta da veri re a cui ogni italiano appassionato di cucina non può proprio rinunciare. La lasagna è un piatto ideale per la domenica in famiglia o con ospiti ed è perfetta da preparare in anticipo, come i cannelloni, e da consumare qualche giorno dopo.
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