La torta Barozzi è una ricetta ultracentenaria nata nella pasticceria Gollini di Vignola in provincia di Modena. Ingredienti originali e dal sapore inedito per una torta che è un’esplosione di bontà!
La torta Barozzi appartiene al mio passato molto vecchio, quando per fare i dolci alle mie bambine compravo tante riviste. La carta stampata è bella, trasmette emozioni più di una foto al pc. A distanza di tempo, riguardando le stesse pagine, vi associo i ricordi ed il tutto assume un significato ricco di sentimento. La torta Barozzi mi è ritornata in mente così, l’avevo proprio dimenticata! La presenza delle arachidi e dei fondi di caffè mi ha di nuovo incuriosita.
Come al solito, mi sono documentata anche in rete e qui ne ho letto la storia, che ha colpito subito la mia fantasia.
Ero sdraiata sul divano con il mio fedele ipad. Cercavo, cliccavo, linkavo. Il mio indice destro più veloce della connessione internet.
Inizialmente veniva chiamata “torta nera” perché ricordava il colore delle zolle di terra e perché proprio come le zolle si frantumava.
Allora complici le ore serali, che mi mettono sempre un po’ di malinconia, sono ritornata bambina, quando per un sentiero sterrato stretto stretto, seguivo Maria e Minuccio, i nostri coloni, che camminavano davanti a me con la zappa sulla spalla. Una volta raggiunto il pezzo di terra designato, io mi sedevo in mezzo all’erba e loro iniziavano a lavorare. Erano bravi, si muovevano simmetricamente. Minuccio ogni tanto si fermava, si sputava nelle mani e le sfregava una contro l’altra. Le inumidiva per afferrare meglio il manico. Passavo molto tempo ad osservarli. Ogni volta che con la zappa colpivano la terra emettevano un piccolo suono gutturale. Ero molto colpita dall’ espressione di Minuccio quando, con delicatezza, dopo aver frantumato le zolle, ripianava il terreno. Imprimeva alla zappa dei piccoli colpi che fermava contro la suola del suo scarpone.
Maria e Minuccio erano di poche parole perciò stavamo tanto tempo in silenzio. Maria faceva sentire la sua voce solo se doveva sgridarmi.
Dopo la morte prematura di Minuccio, Maria è diventata Mariae’minuccio, una sola parola.
Nel 1907 la torta nera divenne Pasta Barozzi e poi Torta Barozzi.
Nel 1948 fu registrato il marchio.
L’unica torta Barozzi autentica è quella che esce dal laboratorio della pasticceria Gollini. Eppure, nonostante la ricetta sia segretissima, sono tanti che nel corso degli anni hanno provato a riproporne una propria versione, ispirata alla Barozzi. Vi ripropongo quella che da tanti anni ho gelosamente conservato.
Per i fondi di caffè: utilizziamo quelli del giorno prima. Io ne ho messi da parte 2, prendendo la polvere utilizzata per fare il caffè con la macchinetta da 4 tazze. Ho steso la polvere su un vassoio e l’ho lasciata asciugare, poi ne ho pesato 30 g.
Ho utilizzato le arachidi tostate e non salate.
Inoltre, la torta Barozzi viene cotta foderando lo stampo con una speciale carta tipo alluminio in modo da mantenere il colore scuro anche sotto. Eventualmente, noi potremo cuocerla foderando lo stampo con carta forno bagnata e strizzata perbene.
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