La pastiera: un dolce che possiamo definire patrimonio di famiglia. Delicata e profumata, la pastiera è un dolce tipico di Pasqua. Dopo la ricetta della pastiera della signora Palmina, ecco quella proposta dalla pasticceria Romano di Solofra, in provincia di Avellino.
La pastiera è un dolce tipico della tradizione partenopea, in particolare della città di Napoli, che viene preparato in occasione della festa pasquale. La ricetta della pastiera è stata tramandata di generazione in generazione e la sua origine risale a tempi antichi.
Secondo la leggenda, la pastiera sarebbe stata creata dalla sirena Partenope, che con i suoi incantesimi avrebbe conquistato i cuori degli abitanti di Napoli. Si dice che la sirena abbia portato sulla terra il grano, simbolo di fecondità e di prosperità, e che abbia creato la pastiera utilizzando tutti gli ingredienti tipici della terra campana.
In realtà, la ricetta della pastiera risale alla tradizione pagana degli antichi romani, che in occasione della primavera preparavano un dolce simile a base di grano, uova e ricotta. Con l’arrivo del cristianesimo, la ricetta fu rivisitata e modificata, diventando il dolce simbolo della festa pasquale.
La pastiera si prepara utilizzando ingredienti semplici, come il grano cotto, la ricotta, le uova, lo zucchero e gli aromi come la scorza d’arancia e la vaniglia. La sua preparazione è lunga e complessa, ma il risultato è un dolce fragrante e gustoso, che unisce sapori dolci e agrumati in un perfetto equilibrio.
Ogni famiglia partenopea ha la sua ricetta segreta per la pastiera, tramandata di generazione in generazione, e ogni pasticcere ha la sua versione del dolce. Nonostante le numerose varianti, la pastiera rimane un dolce tradizionale e molto amato in tutta Italia, simbolo di convivialità e di festa.
La pasticceria Romano a Solofra ci ha regalato la sua versione di pastiera: tradizionale, facile e buonissima. La vera differenza per me la fa la sfoglia! Provare per credere.
Quando ho conosciuto i fratelli Romano, Gianfranco e Lello, sono andata a nozze!
Li ha tenuti a battesimo Carmine, mio marito, perciò quando sono stata lì la prima volta, circa una decina d’anni fa, non mi sembrava vero di poter parlare con qualcuno della mia passione: i dolci. Proprio in quel periodo mi ero incaponita con l’idea del panettone di Natale, perciò subissavo Lello di domande.
Oppure, non ancora introdotta nei canali di reperimento di materie prime di qualità, chiedevo dei “prestiti”.
Loro erano sempre tanto affettuosi e pazienti con me. Così, è nata un’amicizia molto bella.
Alle volte Lello mi fa da pronto soccorso quando mi capita una disavventura!
Nella loro pasticceria, nata con il nonno, è tutto molto buono, ma vi assicuro che la frolla e la riccia sono una bontà: “chiatte” e cremose.
La pastiera è un dolce tipico della tradizione partenopea, preparato in occasione della festa pasquale. Per conservare al meglio la pastiera e gustarla per diversi giorni, ci sono alcuni consigli utili da seguire.
Il primo consiglio è di conservare la pastiera in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e da fonti di umidità. In questo modo il dolce si manterrà fresco e morbido per più tempo.
Inoltre, è importante proteggere la pastiera dall’aria, per evitare che si secchi e diventi dura. Si consiglia quindi di avvolgere la pastiera in un foglio di alluminio o in una pellicola trasparente, o di riporla in un contenitore ermetico.
Per evitare che la pastiera si appiccichi alla pellicola trasparente o al foglio di alluminio, si può spolverare il dolce con dello zucchero a velo o con della cannella in polvere, che ne favoriranno anche la conservazione.
Infine, per mantenere intatta la consistenza della pastiera, si consiglia di conservare il dolce a temperatura ambiente, evitando di riporlo in frigorifero, che potrebbe alterare la consistenza e il sapore del dolce.
Seguendo questi semplici consigli, sarà possibile conservare al meglio la pastiera e gustarla per diversi giorni dopo la festa pasquale.
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