La pastiera, un dolce patrimonio di famiglia
La pasticceria Romano a Solofra ci ha regalato la sua versione di pastiera: tradizionale, facile e buonissima. La vera differenza per me la fa la sfoglia! Provare per credere.
Quando ho conosciuto i fratelli Romano, Gianfranco e Lello, sono andata a nozze!
Li ha tenuti a battesimo Carmine, mio marito, perciò quando sono stata lì la prima volta, circa una decina d’anni fa, non mi sembrava vero di poter parlare con qualcuno della mia passione: i dolci. Proprio in quel periodo mi ero incaponita con l’idea del panettone di Natale, perciò subissavo Lello di domande.
Oppure, non ancora introdotta nei canali di reperimento di materie prime di qualità, chiedevo dei “prestiti”.
Loro erano sempre tanto affettuosi e pazienti con me. Così, è nata un’amicizia molto bella.
Alle volte Lello mi fa da pronto soccorso quando mi capita una disavventura!
Nella loro pasticceria, nata con il nonno, è tutto molto buono, ma vi assicuro che la frolla e la riccia sono una bontà: “chiatte” e cremose.
Gli ingredienti
Per due pastiere (una media e una più piccola):
500 g. farina 00
2 g. di lievito
230 g. zucchero
150 g. burro
125 g. strutto
110 g. di uova intere
un pizzico di sale
Ripieno:
500 g. ricotta vaccino asciutta
500 g. di zucchero
500 g. grano (da cuocere con un bicchiere di acqua o latte e una noce di burro)
125 g. canditi
6 uova
1 tuorlo
poche gocce di acqua millefiori o fiori d’arancio.