Un piatto semplicissimo che si prepara anche velocemente: potremo condire gli gnocchi alla romana nella versione classica oppure farcirli, come ho fatto io.

Un piatto semplicissimo che si prepara anche velocemente: potremo condire gli gnocchi alla romana nella versione classica oppure farcirli.

Gnocchi alla romana

Preparazione 1 ora
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Cucina Italiana
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

  • 1 lt latte
  • 250 g semolino
  • 100 g burro
  • 150 g pecorino e parmigiano grattugiato
  • q.b. sale
  • q.b. pepe
  • q.b. noce moscata

Istruzioni
 

  • In una pentola, scaldiamo il latte con un po' di sale e un pezzetto di burro, circa 50 g. Quando bolle, versiamo il semolino a pioggia, mescolando continuamente sino a quando sul fondo non si forma una patina bianca e l’impasto si raccoglie a palla, circa 7/8 minuti a fiamma medio bassa.
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  • Poco prima di spegnere aggiungiamo un paio di manciate di formaggio grattugiato, circa la metà.
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  • Togliamo dal fuoco e stendiamo il composto in una pirofila rettangolare, rivestita di carta forno. Stendiamo il semolino ad un'altezza di ca. ½ cm o più.
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  • Livelliamo la superficie con la mano bagnata.
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  • Facciamo raffreddare per circa mezz’ora, poi con un coppapasta da 5/6 cm di diametro o in alternativa un bicchiere formiamo dei dischi. Io ho reimpastato i ritagli passandoli nel forno a microonde e stendendoli di nuovo per copparli. In alternativa, li potremo mettere nella pirofila così come sono.
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  • Fondiamo il burro rimanente ed imburriamo una pirofila. Facciamo uno strato di gnocchi, spennelliamoli con il burro fuso e spolveriamoli con una generosa manciata di formaggio grattugiato.
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  • Poiché il semolino ha un sapore piuttosto neutro e quasi dolce, ho preferito utilizzare il pecorino e non il groviera, come indicato nella ricetta originale.
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  • Inforniamo a  180°/ 200° e facciamo dorare sino a che si sarà formata una bella crosticina.
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  • Ho pensato di farcire gli gnocchi, formandoli leggermente più bassi e larghi, con della scamorza e del prosciutto cotto, per renderli ancora più saporiti.
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  • Altri li ho ricoperti, oltre che con il formaggio grattugiato, anche con della scamorza a pezzetti.
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  • Sarà possibile condire gli gnocchi alla romana con sugo di pomodoro fresco ma anche con besciamelle e formaggio.
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Gnocchi alla romana: origini della ricetta

Meno conosciuti di quelli di patate o fatti di acqua e farina, ma ugualmente buoni e facili da realizzare, gli gnocchi alla romana sono un primo piatto tipico della cucina laziale. La ricetta prevede la cottura in forno e ingredienti semplicissimi, come semolino, uova, burro e formaggi. Il risultato è davvero irresistibile!

Pur essendo considerati un piatto tipico della cucina regionale del Lazio, gli gnocchi alla romana hanno un’origine incerta e una storia che probabilmente parte da lontano. Secondo alcune fonti la ricetta nasce in Piemonte, mentre altre legano la romanità del piatto a un banale errore di trascrizione.

Si sospetta infatti che gli gnocchi alla romana fossero in principio gli gnocchi alla romena. Indipendentemente da queste teorie, le osterie di Roma che da tempo immemore li sfoggiano in lavagna non hanno dubbi: gli gnocchi alla romana sono ormai una tradizione capitolina al 100%.

Come abbinare gli gnocchi alla romana al condimento

Gli gnocchi alla romana, essendo un piatto tipico molto semplice, possono essere abbinati a diversi sughi, ovviamente la versione classica viene preparata con burro e parmigiano, ma è possibile abbinare un sugo di pomodoro, formaggi, pancetta e altre prelibatezze.

Si potrebbe pensare che gli gnocchi alla romana, a base di semolino, non siamo un piatto particolarmente calorico. In realtà la genuinità dei suoi ingredienti non corrisponde con la sua leggerezza che dipende anche dai condimenti che di solito gli si abbinano: in una porzione si contano circa 528 Kcal (gli gnocchi di patate ne hanno circa la metà).

Quanti tipi di gnocchi esistono?

Come abbiamo visto, questa specialità ha delle radici antichissime nel mondo della cucina italiana, non solo romana. Infatti, vede in ogni regione tante diverse tipologie, che differiscono dal classico gnocco di patate per ingredienti, forma, colore, nome… e gusto!

Dopo le mie solite ricerche ho scoperto che questa ricetta in Italia è davvero tanto variegata, nonostante la semplicità degli ingredienti che lo compongono.

Tutte le tipologie di gnocchi italiani

Piemonte

  • Dunderet. detti anche “strangoiapreve“, sono un impasto di farina, uova e latte, che viene lavorato con il cucchiaino e cotto direttamente in abbondante acqua bollente. La forma è completamente diversa da quello dei classici gnocchi, risultando più irregolare e allungata.
  • Ravioles della Valvaraita. Non farti ingannare dal nome. Questi gnocchi sono realizzati patate e tomini, bolliti e serviti con burro e formaggio grattugiato.

Valle D’Aosta

  • Gnocchi alla bava. Gnocchi realizzati con farina bianca e farina di grano saraceno, conditi poi con abbondante formaggio (in genere fontina o toma piemontese).

Trentino Alto Adige

  • Canederli. Chiunque abbia visitato la regione non può essere rimasto estasiato da questi enormi e gustosi gnocchi, realizzati con pane raffermo, uova, latte, cipolla, prezzemolo e erba cipollina (ma al loro interno non è difficile trovare anche un po’ di formaggio o speck). Ah, esiste anche la versione dolce.
  • Spätzle. Ormai diffusissimi in tutta Italia, questi piccoli gnocchetti vengono realizzati con farina di frumento o integrale, acqua e uova (esiste anche la versione verde arricchita di spinaci).

Lombardia

  • Gnoc de la cua. Sono realizzati con un impasto di spinaci o erbette, pane raffermo e uova (e in alcuni casi un po’ di patate). Anche questa tipologia di gnocchi, data la consistenza, viene lavorata con il cucchiaio e cotta direttamente in acqua bollente.
  • Malfatti. Uguali ai precedenti, ma con l’aggiunta di formaggio grattugiato nell’impasto.
  • Gnocchi de ‘pa. Gnocchi realizzati con pane raffermo ammollato in acqua o latte, ai quali si aggiunge un po’ di farina prima di lavorarli per facilitare la formazione dello gnocco.
  • Capunsei. Sono tipici del mantovano, piccoli e dalla forma allungata e affusolata. Vengono preparati con pane raffermo grattugiato, formaggio grana, noce moscata, uno spicchio di aglio schiacciato, un po’ di burro fuso e uova.
  • Gnocarei. Non sono proprio gli gnocchi a cui siamo abituati, proprio perché vengono generalmente preparati con gli avanzi di polenta, farina e uova.
  • Gnòc de schelt. Gnocchi preparati con farina di castagne, farina bianca e farina di grano saraceno.
  • Gnòc de rìh. Gnocchi molto particolari il cui ingrediente principale è il riso. Questo viene cotto in brodo, impastato con uova, farina, pangrattato e formaggio e poi modellato a forma di pallina.

Friuli Venezia Giulia

  • Gnocchetti de gries. Piccoli e realizzati con un impasto di semolino e uovo.
  • Gnocchi de susini. Qui l’impasto è di patate, ma nascosta all’interno troviamo una mazza susina.

Veneto

  • Gnocchi di patate. Questa può essere considerata la regione più affezionata ai classici gnocchi che intendiamo oggi, realizzati con un impasto a base di patate.

Emilia Romagna

  • Pisarei. Semplici gnocchetti di farina e pangrattato, arrotolati tagliati a tocchetti delle dimensioni di un fagiolo e infine schiacciati col pollice, avvolgendoli leggermente su se stessi.

Umbria

  • Gnocchetti alla collescipolana. Un impasto di farina e pangrattato tagliati a tocchetti.

Toscana

  • Gnudi. Perché si chiamano così? Perché non c’è nessun impasto che ne ricopre il ripieno, fatto di ricotta e spinaci.

Sicilia

  • Ganeffe. Questa ricetta è stata inventata per non buttare gli avanzi del riso. Questo viene amalgamato con burro, tuorlo d’uovo, grana e zafferano. La particolarità è che vengono cotti due volte: prima impanati e fritti, e poi serviti in brodo.

Lazio

  • Gnocchi alla romana. Medaglioni dorati, crostina e interno morbido a base di semolino.
  • Gnocchi ricci. Realizzati con farina, uova e acqua calda, schiacciati tra pollice e indice per ottenere la tipica arricciatura. Ti spiego la ricetta degli gnocchi ricci qui.

Campania

  • Gnocchi alla sorrentina. Deliziosi gnocchi cotti insieme a salsa di pomodoro e abbandonate mozzarella… in forno. Scopri la mia ricetta degli gnocchi alla sorrentina.
  • Gnocchi avellinesi al ragù. Molto simili a quelli alla sorrentina, ma la preparazione è ricca e abbondante, accompagnata da un ottimo ragù avellinese. Scopri qui la mia ricetta degli gnocchi avellinesi al ragù.

Conclusioni

Insomma, noi italiani, come sempre, diamo sempre il massimo in cucina! Da pochi ingredienti sappiamo trarre sempre grandi piatti gustosi e che si tramandano poi per secoli. Infatti, queste ricette ancora oggi sono in voga nelle case degli italiani e nei ristoranti, che trasformano queste ricette in veri piatti gourmet.

Noi però non abbiamo troppe pretese, la cucina che facciamo ogni giorno a casa per noi e i nostri cari è quanto più ci fa stare bene, preparando con passione e amore piatti della tradizione.

Spero che questo articolo vi sia stato utile e vi aspetto sui social per commentare insieme come preparerete i vostri gnocchi!