La Zuppa inglese un dolce classico, ma quasi dimenticato. Con i nostri savoiardi fatti in casa e la crema pasticciera alla panna di Paoletta sarà un capolavoro di bontà. Una ricetta veloce e golosa: provare per credere.

La zuppa inglese non mi è mai piaciuta e non perché l’avessi assaggiata. L’idea di utilizzare i savoiardi comprati, da me considerati insapori, non mi ha mai convinta. Se, in alternativa, avessi utilizzato il pan di spagna, sarebbe diventata una torta con la crema, altro che zuppa inglese!

Vi racconto come è nata l’idea della zuppa inglese.

La zuppa inglese e mio marito

Per proporvi la ricetta dei savoiardi ho fatto sei sette prove perciò ne avevo una bella moltitudine, nonostante avessi distribuito a destra e a manca. Ora, dovete sapere che mio marito, come si dice nel nostro dialetto, è “cannaruto” cioè goloso. Tutte le sere, a fine cena, gradisce un pezzettino di dolce. A maggior ragione da quando ho questo blog!

Ma io e lui, proprio come nella migliore tradizione, siamo completamente agli opposti. Quindi a me piacciono i dolci secchi, a lui i cremosi. Perciò quando gli feci assaggiare i savoiardi disse: “Ma questi come si mangiano? Da soli “ ‘nzuccano” ( trad. restano in gola).”

Me lo aspettavo certo, conoscendo i suoi gusti. Va bè, pensai, tanto che capisce? Mo’ faccio la videoricetta della zuppa inglese, così per una settimana ha il dolce per cena. E me lo levo di torno, perché è una vita che ricorda i dolci (antichi) della mamma, tra cui la zuppa inglese.

Detto fatto. Solo che al posto dell’alchermes, finito quando abbiamo preparato le castagnole, ho utilizzato un liquore alle ciliegie, che giaceva inutilizzato in dispensa.

La sera che ha assaggiato il dolce, mi ha chiesto cosa stesse mangiando. Quando gli ho detto zuppa inglese lui risponde: “Ma, non la ricordavo così. Il dolce è buonissimo, la crema pure, ma non mi ricorda la zuppa inglese”.

E il burro non c’entra…

“Eh, vabbè, dico io sbrigativamente, ho messo il liquore alle ciliegie al posto dell’alchermes…” Lui ne assaggia un altro boccone, resta un attimo con il cucchiaio vuoto sospeso, io osservo la sua espressione assorta, si riscuote, ribadisce che è veramente buono, ma lui si ricordava che la mamma gli faceva montare il burro…

Ahahahah, quanto ho riso quella sera, non mi fermavo più. La dimostrazione di quanto siano affidabili i suoi ricordi! Si, perché voi dovete sapere che sono quindici anni che parla del pastiere di carnevale della mamma, quello che si faceva a Santa Lucia di Serino, ed io gli sempre risposto che quello il pastiere si fa con pasta uova ricotta formaggio e salame: mo’ quanto poteva differire da quello che ricordava con quello che per una decina d’anni, prima di rinunciare, cercavo di riprodurgli io?

Mi sono vendicata, zuppa inglese alla mano!

Però, se ci penso a freddo, nella sua ostinazione, mi fa tanta tenerezza!

Ingredienti

Per la crema pasticciera alla panna di Paoletta Sersante dal blog Anice e Cannella:

  • 600 g di latte fresco intero
  • 400 g di panna fresca
  • 4 uova intere
  • 220 g di zucchero
  • 80 di farina
  • vaniglia (estratto o bacca)
  • 70 g. di cioccolato fondente;  
  • 15/20 savoiardi
  • 300 g di bagna all’alchermes o altro liquore
  • per decorare: scaglie di cioccolato fondente e ciliegine candite.

In genere si fanno due strati di crema gialla e due al cioccolato. Secondo il mio gusto, questo dolce più si lascia riposare, almeno dodici ore, più è buono. Sulla bagna regolatevi a seconda di quanto vi piace inzuppato ed anche alcolico il dolce. La dose di crema è tanta, ma io ragiono sempre nell’ottica un po’ in più è meglio tanto lo farò assaggiare a qualche amica. La crema può essere congelata. Al momento di utilizzarla la farete scongelare in frigo.