Le zeppole con le patate sono uno dei dolci casalinghi che più preferisco! Che si chiamino zeppole o graffe o ciambelle, sulla tavola natalizia non possono mancare: qui una versione con le patate semplice e veloce, ma se preferite, trovate anche la ricetta delle zeppole senza patate e delle zeppole di S. Giuseppe al forno.
La zeppola irpina: origini della ricetta
Un antico proverbio irpino recita: “Tene ‘na mano a fa’ zeppole”. L’origine di questa formula non è del tutto chiara ed ha traduzioni molteplici. In genere si vuole indicare una persona scaltra e un po’ tirchia. Ma come mai è legata proprio a questa ricetta?
La risposta è molto semplice: se da un lato la ricetta originaria della zeppola annovera ingredienti poverissimi, dall’altro richiede grande abilità per realizzare, con poco, un capolavoro del gusto.
L’antico adagio popolare, oggi caduto un po’ in disuso, ci è utile per risalire alla storia di una tradizione che nelle case irpine è ancora ampiamente consolidata. Infatti, se nelle pasticcerie abbondano i più sontuosi scrigni di pasta choux è tra i focolari domestici che bisogna guardare per ritrovare gli usi e i costumi di un tempo.
Le zeppole irpine e le zeppole di S. Giuseppe
Il 19 marzo, in molte case dell’avellinese, di buon mattino si frigge l’impasto della sera prima: farina, patate, lievito e aromi bastano a dare forma a soffici nuvolette ricoperte di granelli di zucchero. Una carezza soave per augurare il buongiorno al ‘Pater Familias’, ai ‘Giuseppe’, o alle Giuseppine.
Assoluta semplicità e massimo godimento per un dolce che nonostante le mode non tramonta mai. La zeppola di San Giuseppe come viene identificata oggi, invece, è più recente e di tutt’altra pasta: ovvero quella degli choux detti anche bignè, arrivati a Napoli intorno al ‘700 con l’avvento dei’ Monsù, gli chef francesi.
Fonte: avellinotoday.it

Zeppole irpine con le patate
Ingredienti
- 500 g farina 00
- 250 g patate gialle lessate
- 2 cucchiai zucchero
- 3 uova medie
- 15 g lievito di birra
- 100 g burro
- q.b. poco latte
- 3 g sale
- q.b. tanta buccia di limone grattugiata
- 1 cucchiaio liquore
- q.b. aroma di vaniglia
Per friggere le zeppole
- q.b. Olio di semi d’arachide
Per ripassare le zeppole dopo fritte
- q.b. Zucchero a velo vanigliato, zucchero semolato, eventuale cannella
Istruzioni
- In una ciotola mettiamo la farina setacciata, con il sale e lo zucchero. Facciamo un buco al centro e mettiamo il burro morbido a pezzi (l’avremo tenuto a temperatura ambiente).
- Versiamo sopra le patate passate con lo schiacciapatate ancora caldissime. Mescoliamo un poco burro e patate.
- Mettiamo le uova, aggiungiamo gli aromi, sbattiamo con la forchetta miscelando patate e burro sciogliamo il lievito in pochissimo latte tiepido e versiamo al centro.
- Impastiamo un poco in ciotola e trasferiamoci poi sulla spianatoia. Lavoriamo l’impasto sino a quando sarà liscio. Nel caso aggiungiamo un po’ di farina.
- Lasciamo riposare in ciotola per mezz’ora coprendo con pellicola.E’ possibile impastare anche con la planetaria.
- Poi formiamo le ciambelle della grandezza desiderata.
- Mettiamole su una guantiera spolverata abbondantemente di farina. Copriamo con pellicola e facciamo raddoppiare.Volendo è possibile diminuire la dose di lievito a 10 g ed allungare i tempi di lievitazione.
- Friggiamo in abbondante olio d’arachide ad una temperatura di 170° ca. L’olio non dovrà essere bollente altrimenti le zeppole restano crude all’interno.Facciamo scolare su carta assorbente.
- Passiamole nello zucchero.
- Come tutti i fritti, mangiarle appena fatte è l’ideale, ma fatte e mangiate in giornata sono comunque buone.
Zeppole con le patate: alternative
Nel caso, le vogliate più morbide passatele per pochi secondi nel microonde o un paio di minuti in forno riscaldato a 180° e spento prima di mettere le zeppole.
Mi è capitato di congelarle prima di passarle nello zucchero. Le ho mangiate dopo averle prese direttamente dal congelatore e passate in forno come descritto sopra per un tempo leggermente superiore. Rotolate nello zucchero subito dopo e mangiate! Vi assicuro una vera bontà!
Guarda anche