SMERZA – SMERZÀ: termini cari al nostro dialetto irpino.

A proposito del termine smerza, tratto dal dizionario del Prof. Martignetti, vi racconto un aneddoto legato al mio paese. Utilizzerò nomi fittizi.

Era un inverno freddo di circa cinquant’anni fa.

Pasquale abitava in campagna e per andare in paese utilizzava una motocicletta, di colore rosso fuoco. Ne era orgoglioso. Un giorno, mentre sbrigava le sue faccende tra le varie botteghe, si alzò un vento tagliente.

Preoccupato di prendere troppo freddo durante il ritorno a casa, pensò di imbottire il suo giaccone con cartoni e giornali. Perciò, se li mise sul petto e per farli mantenere aderenti infilò la giacca abbottonandola all’indietro, alla bell’è meglio. Tipo una camicia di forza. L’importante era riparare la parte più esposta.

Soddisfatto, salì in sella e partì. Purtroppo, in una curva, la moto slittò, cadde e con essa Pasquale, che, rimasto a terra, iniziò a lamentarsi a voce alta. Gennaro, che abitava lì vicino, udì i lamenti e subito corse in suo soccorso. Lo vide disteso a terra, su un fianco, con la faccia sulla parte posteriore della giacca e, mettendosi le mani nei capelli, esclamò:

“Uh compare mio, come ti si’ smerzato!”