Pasta e patate di “Monsignore”

Lo conoscono tutti come Monsignore. Ha sposato mia sorella.

Da piccolo era un attaccabrighe, sempre per strada. Di sé dice che era un ragazzo della “Via Pal”.

Il papà, invalido di guerra, aveva fatto tanti mestieri: contadino, manovale, fornaio. Per finire il bidello scolastico.

Era molto severo e voleva che i suoi figli studiassero, perché non dovevano fare la vita precaria che aveva fatto lui. Allora, prese quel figlio scavezzacollo e lo mandò in seminario. Solo lì, potevano fargli il miracolo!

Angelo vi restò qualche anno, dalla terza media al quinto ginnasio. Regole da rispettare e tanto studio. L’ appellativo di “Monsignore”. Quando il padre si accorse che era cambiato, gli permise di tornare a casa tra le braccia della mamma, un donnone alto e grosso, che sempre lo aveva difeso. Si laureò in Storia e Filosofia con il massimo dei voti.

Il soprannome, però, gli è rimasto. Mite, colto e intelligente. Pronto allo scherzo e alla risata genuina. Ama stare in mezzo alla gente ed è sempre disponibile per tutti: un consiglio, una ricetta, un’idea per qualcosa da realizzare. Ha insegnato, iniziando dall’asilo e terminando la sua carriera nelle scuole medie.

Il rapporto con i ragazzi gli manca tanto, ma è un uomo di  molte passioni e innumerevoli interessi: cucina, cura dell’orto in cui lui stesso provvede ad interrare le piantine, spesa, lettura, bricolage.

Sono felice di averlo nella mia famiglia. Mia sorella non lo sa, ma ha sposato un uomo d’oro!

Pasta e patate di “Monsignore”

Ingredienti per 5/6 porzioni :

  • 300 gr. di pasta formato “mezze maniche” o “lumache”
  • 4 patate medie ( 400 g. ca.)
  • 150 gr. di guanciale a dadini
  • 1 spicchio d’aglio, 1 cipolla. 1 costa di sedano,
  • 2 cucchiai d’olio extravergine,
  • brodo vegetale (qualche cucchiaio oppure acqua),
  • scorza di parmigiano,
  • 2 cucchiai di vino bianco secco,
  • pecorino romano grattugiato,
  • sale (q.b.),
  • peperoncino (a piacere).

Tritate le verdure (cipolla, sedano, carota, aglio, eventualmente peperoncino) e fatele appassire con l’olio in una pentola capiente e dal fondo spesso per 4/5 minuti a fiamma bassa. Aggiungete il guanciale e la scorza di parmigiano. Fate rosolare ancora qualche minuto. Unite le patate tagliate a cubotti di un cm. di lato, fatele insaporire mescolando spesso, versate il brodo vegetale ed il vino bianco, mettete il coperchio e portare a cottura a fiamma bassa per 20/25 minuti.

Fate cuocere la pasta molto al dente e terminate la cottura nell’intingolo di patate. Se necessario aggiungete un po’ di acqua di cottura. L’aspetto dovrà essere cremoso.

Impiattate e spolverizzate di pecorino.

A piacere guarnire con peperoncino a rondelle e qualche erba aromatica (rosmarino, salvia, timo…)

Buon appetito!