Mozzarella in carrozza. Videoricetta

La mozzarella in carrozza è un classico della cucina campana. Un tempo veniva preparata per utilizzare il pane raffermo. Oggi, in dimensioni più piccole e con il pane in cassetta, si può servire con l’aperitivo.

Mozzarella in carrozza: origini della ricetta

La Mozzarella in Carrozza è un piatto tipico della tradizione culinaria campana e si prepara con il pane casereccio o del pan carré, della mozzarella (rigorosamente di Bufala), farina, uova, latte ed olio per friggere. La ricetta consiste in pane tagliato a piccole fette ripieno di mozzarella da infarinare bene soprattutto ai bordi, passare nell’uovo sbattuto con un pizzico di sale e latte e poi friggere in padella. Deve essere croccante, dorata e, soprattutto, filante per essere perfetta ed è una tipica ricetta per il riciclo del pane avanzato e del formaggio oltre ad essere un accompagnamento perfetto per aperitivi e buffet.

Eppure, nonostante queste prerogative, il formaggio migliore per preparare questa prelibatezza è la Mozzarella di Bufala Campana.

La storia della mozzarella in carrozza

Ma come ha avuto origine la mozzarella in carrozza? Questo cibo dal nome regale è in realtà un piatto povero nato in Campania nei primi anni dell’Ottocento come soluzione di recupero per poter riutilizzare ingredienti non più freschi come pane raffermo e mozzarella dei giorni precedenti. Sulle ragioni del nome particolare di questa ricetta ghiotta e filante circolano vari aneddoti e motivazioni.

Alcune ipotesi sostengono che si chiami così perchè la mozzarella viene adagiata su due fette di pane dorate predisposte in modo simile ad una carrozza, come a fare da cocchio al formaggio. Oppure in una visione ancora più fantasiosa la mozzarella poggiata sul pane si fonde durante la frittura e quando viene addentata fila creando delle “briglie” che guidano le fette (ovvero la carrozza) su cui è adagiata.

Un’ipotesi più storica sostiene invece che nell’ Ottocento il lattetrasportato su delle carrozze (come gli altri viveri), a causa del movimento continuo durante il tragitto si cagliava arrivando a destinazione come formaggio fresco. Da ciò deriverebbe il nome mozzarella in carrozza. Ma può rimandare anche al fatto che le carrozze avevano ruote a forma rotonda e le fette di pane disponibili nel nostro Paese prima dell’arrivo degli eserciti alleati erano a forma tondeggiante rimandando così a quelle di una carrozza, in questo caso in cui è inserita la mozzarella.

La mozzarella in carrozza nell’arte e nel cinema

Ma mozzarella in carrozza non è solo il nome regale e poetico di questa gustosa ricetta. E’ anche il titolo di una famosa opera d’arte di Gino De Dominicis, un’installazione del 1970 che dà forma fisica alla metafora di questo nome speciale: è infatti composta da una carrozza vera e propria al cui interno si trova una mozzarella (rinnovata ogni giorno dai curatori del museo dove si trova l’opera di volta in volta).

Ma oltre all’ arte, neanche il cinema è rimasto immune al fascino di questo piatto: la mozzarella in carrozza è infatti protagonista di una scena del film neorealista Ladri di biciclette di Vittorio De Sica del 1948. Qui – in un momento triste e toccante – il protagonista e suo figlio si consolano dalle loro sfortunate vicissitudini mangiando al ristorante una filante mozzarella in carrozza. Per loro unico pasto e cibo prelibato mentre per gli altri avventori del ristorante solo un piccolo antipasto in attesa di altre portate.

Fonte: lanuovacasearia.it

La mozzarella in carrozza è un classico della cucina campana. Un tempo veniva preparata per utilizzare il pane raffermo. Oggi, in dimensioni più piccole e con il pane in cassetta, si può servire con l’aperitivo.

Mozzarella in carrozza

Preparazione 45 minuti
Portata Aperitivo
Cucina Italiana
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

  • 8 fettine di pane raffermo
  • 300 g scamorza o mozzarella asciutta
  • 1 bicchiere latte intero
  • 100 g farina
  • 3 uova
  • 1 pizzico di sale
  • q.b. olio per friggere

Istruzioni
 

  • Tagliamo il pane raffermo in fette regolari, da accoppiare a due a due, senza togliere la crosta.
    Ho utilizzato un tipo di pane casareccio, ma in sostituzione possiamo prepararla con il pane per i tramezzini
  • Bagniamo ogni fetta prima nel latte e poi passiamola nella farina.
  • Dopodiché su una fetta adagiamo una bella porzione di scamorza o mozzarella asciutta (possibilmente del giorno prima). Va bene anche mozzarella di bufala, asciugata dall’eccesso di liquido. 
  • Chiudiamo con un’altra fetta di pane.
  • Mettiamo a scaldare abbondante olio evo o di arachidi in una padella. Quando sarà caldo bagniamo il pane nelle uova battute con un po’ si sale e passiamolo direttamente nell’olio.
  • Dopo qualche minuto giriamo dall’altro lato e terminiamo la cottura.
  • Nel ripieno, volendo, possiamo aggiungere un filetto di acciuga sott’olio, del pomodoro secco o anche del basilico.
  • Ancora, per rendere l’esterno del pane più croccante, dopo l’uovo, possiamo fare un ulteriore passaggio nel pane grattugiato.
  • Serviamo la nostra mozzarella in carrozza calda e filante.
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Una ricetta salvacena

Ho preparato questa ricetta come era solito farla mio padre: pane raffermo, anche di molti giorni, e scamorza. Soprattutto, durante l’estate era il secondo dell’ultimo minuto, quando non aveva tanto  tempo o voglia di impegnarsi. Per lui era un piatto alternativo, per noi una vera festa. Tutti alla ricerca della crosta croccante, leggermente più colorita e scura. A volte restava solo la parte interna, quella più morbida, e lui brontolava.

A quei tempi non si pensava alla dieta e alle calorie. Complici l’estate e  le giornate assolate, la gioia di un cibo goloso era la felicità.

mozzarella in carrozza

Un aperitivo gustoso

Certamente come salvacena è ideale, ma che ne dite di prepararlo come aperitivo? Basterà tagliarlo in porzioni più piccole e accompagnarlo con qualche salsa dolce o piccante.

Se ti sembra una proposta troppo semplice per un aperitivo, prova ad abbinarli a queste ricette di fritti sfiziosi da preparare sempre in poco tempo e in modo molto semplice:

Buon appetito!

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