Non è Natale senza i mostaccioli! Una nuova ricetta, davvero squisita, oltre che velocissima e golosa. Potremmo prepararli in anticipo e ricoprirli di cioccolato al momento del bisogno!
Mostaccioli morbidi al cioccolato: origini della ricetta
I Mostaccioli (Mustaccioli o Mustacciuoli) sono dei dolci natalizi tipici della tradizione napoletana: grossi biscotti speziati a forma rombo realizzati con un impasto semplice e una golosa copertura di cioccolato fondente.
Secondo tradizione vengono serviti e regalati a Natale e Capodanno insieme ad altre specialità campane come Struffoli, Roccocò, Raffiuoli, Susamielli! Preparali in casa è veramente facilissimo!
Tradizione vuole che i mostaccioli si preparino a partire dall’8 dicembre e che rallegrino tutto il periodo delle feste.
Le origini antichissime dei mostaccioli
Il curioso nome deriva dal latino mosto, ingrediente presente in antichità nella ricetta e oggi ancora utilizzato in alcune varianti di questo dolcetto. Già Catone parla di una ricetta di piccole focacce dolci dette mustacei a base di farina, mosto e anice, e molti altri autori romani ne parlano dicendo, tra le altre cose, che sono dolci che favoriscono la digestione.
In epoca tardo-medievale si incontrano già i mostazoli, biscotti a base di mosto cotto il cui suffisso -olo fa pensare che dalla forma più grande delle schiacce romane si sia già passati a dolcetti di diametro inferiore. La versione napoletana di questo biscotto, però, sembra proprio prendere piede senza mosto, discostandosi quindi dalla sua stessa etimologia.
Nel Cinquecento due ricette di mostaccioli sono citate da Bartolomeo Scappi, cuoco delle cucine vaticane sotto papa Pio IV e papa Pio V, in una sua opera. Scappi li chiama piccoli pasticci secchi e afferma che possono essere serviti anche in apertura di pranzi particolarmente ricchi.

Mostaccioli morbidi al cioccolato
Ingredienti
- 500 g farina 00
- 150 g miele
- 150 g zucchero
- 130 g acqua tiepida
- 70 g burro
- 5 g bicarbonato
- 8 g lievito per torte
- 100 g granella di nocciole
- 10 g pisto
- 1 pizzico di sale
Per ricoprire:
- 500 g cioccolato
Istruzioni
- In una ciotola versiamo lo zucchero, il miele, il burro sciolto, l’acqua tiepida.
- Setacciamo la farina con il bicarbonato, il lievito, aggiungiamo il sale, il pisto e la granella di nocciole.
- Versiamo nell’altra ciotola e mescoliamo velocemente.
- Facciamo un panetto, mettiamolo nella pellicola e riponiamolo in frigo sino al giorno dopo.
- Stendiamo sulla spianatoia leggermente infarinata ricavando con un coltello appuntito delle losanghe romboidali o formiamo con lo stampino.
- Mettiamo i dolci su una teglia ricoperta di carta forno ed inforniamo in forno preriscaldato a 180° ventilato o statico per un dodici minuti per averli morbidi, altrimenti per averli più croccanti prolunghiamo un poco la cottura. Regoliamoci con il nostro forno.
- Facciamoli raffreddare su una gratella
- Una volta raffreddati, ricopriamoli con il cioccolato fuso a bagnomaria o nel microonde.
- Conservateli nella scatola di latta. Ricoprite solo quelli che vi servono per evitare che, dopo tre o quattro giorni, in superficie si formino le macchioline bianche del burro di cacao del cioccolato
Alternative alla ricetta
E’ possibile sostituire o eliminare la granella di nocciole, utilizzare succo di arancia o mandarino al posto dell’acqua, aggiungere buccia di arancia grattugiata.
Per averli al cacao sostituite 50 g di farina con 50 g di cacao amaro, aumentate di 30 g l’acqua e anche, volendo, di una cinquantina di grammi lo zucchero.
Se non trovate il pisto preparatelo da voi: riducete in polvere qualche chiodo di garofano, aggiungete un cucchiaio di cannella, un cucchiaino di noce moscata. Non sarà proprio uguale ma si avvicinerà molto.
Le altre due ricette:
Come conservarli morbidi
I mostaccioli si conservano a lungo, e questa caratteristica probabilmente è una delle cause della loro longevità nei ricettari di famiglia. Si possono infatti preparare con un po’ di anticipo e servire alla processione di parenti in visita, oppure portare in dono.
D’altra parte lo stesso Scappi dice che “sono sempre migliori il secondo giorno che il primo, e durano un mese nella lor perfettione”.
La forma a rombo del mostacciolo napoletano è simbolo del biscotto stesso ormai, mentre sulla consistenza non c’è una scuola sola: c’è chi li preferisce più morbidi e friabili e chi prepara un impasto più compatto che, una volta raffreddato e poi nel corso dei giorni, diventa duro quasi come un torrone.
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