I calzoncelli di castagne rappresentano un tesoro culinario radicato nella tradizione gastronomica italiana, un piatto che si distingue per la sua ricetta autentica e il sapore ricco e avvolgente. Le origini di questa prelibatezza affondano le radici nelle antiche usanze della cucina regionale, in particolare nelle zone dove le castagne crescono rigogliose. Questo articolo esplorerà le radici storiche di questa delizia autunnale, le sue varianti regionali e suggerirà accostamenti gastronomici per apprezzare al meglio il loro gusto unico.

Calzoncelli di castagne: origini della ricetta

La storia dei calzoncelli di castagne si intreccia con le tradizioni contadine delle regioni italiane, dove la raccolta delle castagne durante l’autunno rappresentava un momento chiave. In questo contesto, la creatività culinaria si esprimeva attraverso la preparazione di piatti che celebravano i doni della natura. I calzoncelli, caratterizzati dalla pasta di castagne che li avvolge, incarnano l’ingegno e la sapienza delle comunità locali nel creare cibi gustosi e nutrienti con ingredienti disponibili sul territorio.

Abbiamo già visto qualche anno fa la ricetta tipica irpina dei calzoncelli, insieme a delle care amiche, e oggi vedremo insieme una versione antica di questa ricetta.

I calzoncelli di castagne: una ricetta della tradizione campana a base del frutto più buono della stagione, ovvero le castagne.

Tutte le varianti regionali dei calzoncelli di castagne

L’arte della preparazione dei calzoncelli di castagne ha attraversato le regioni italiane, dando vita a una ricca varietà di interpretazioni locali. In Campania, ad esempio, si arricchiscono con la presenza di mandorle e cioccolato, mentre in Basilicata sono spesso aromatizzati con scorza d’arancia. In Sardegna, invece, la ricetta può prevedere l’uso di miele e noci. Ogni variante riflette le peculiarità del territorio, le risorse disponibili e le tradizioni culinarie tramandate di generazione in generazione. Un viaggio attraverso le regioni italiane permette di assaporare la diversità di questa prelibatezza autunnale.

I calzoncelli di castagne rappresentano un tesoro culinario della tradizione: una ricetta che si distingue per il sapore ricco e avvolgente.

Calzoncelli di castagne – ricetta antica

Preparazione 1 day
Portata Dessert
Cucina Italiana
Porzioni 50 porzioni

Ingredienti
  

Per la sfoglia esterna

  • 500 g farina 00 o 0
  • 2 cucchiai scarsi zucchero
  • 125 g olio extravergine di oliva
  • 100 g vino bianco
  • 2 uova
  • 2 pizzichi di sale

Per il ripieno

  • 500 g castagne lesse sbucciate
  • 125 g latte
  • 50 g caffè della moka
  • 40 g liquore all’amaretto
  • 100 g zucchero
  • 180 g cioccolato fondente
  • 60 g nocciole tritate o granella
  • q.b. aromi: vaniglia, buccia di arancia

Per friggere

  • q.b. abbondante olio di arachidi o extravergine

Per decorare

  • q.b. zucchero a velo

Istruzioni
 

Per la sfoglia esterna:

  • Setacciamo la farina sulla spianatoia o in una ciotola.
  • Al centro aggiungiamo le due uova, lo zucchero, il sale, l’olio.
  • Iniziamo a mescolare con la forchetta, aggiungendo via via un po’ di farina.
  • Uniamo poco alla volta il vino bianco e compattiamo l’impasto. Potremo fare questa operazione nella planetaria oppure nel bimby.
  • Lavoriamo l’impasto sino ad avere un panetto liscio ed omogeneo. Se fosse troppo morbido possiamo aggiungere un altro poco di farina.
  • Avvolgiamolo nella pellicola e trasferiamolo in frigo per una notte, ma può stare anche di più.

Prepariamo il ripieno:

  • Pesiamo 500 g di castane lesse sbucciate (le avremo bollite senza buccia esterna in acqua fredda leggermente salata per 30/40 minuti, calcolati dall’ebollizione e sbucciate ancora calde perché altrimenti sarà difficile togliere la pellicina) e mettiamole in una pentola.
  • Aggiungiamo il latte, il caffè, il liquore all’amaretto, lo zucchero, il cioccolato fondente, la vaniglia, la buccia grattugiata dell’arancia.
    Mettiamo sul fuoco e facciamo sciogliere e amalgamare tutti gli ingredienti.
    Non è necessario che il composto cuocia.
  • Versiamo tutto in un mixer o passiamolo al minipimer fino a quando sarà liscio e senza grumi.
  • Versiamolo in una ciotola e aggiungiamo la granella di nocciole. Mescoliamo.
  • Copriamo con pellicola a contatto e passiamo in frigo per12 ore.
  • Riprendiamo la sfoglia e tagliamola a pezzi piccoli. Passiamoli nei rulli della macchinetta della pasta o stendiamo con il mattarello in uno spessore abbastanza sottile.
    Usiamo un poco di farina sopra e sotto la sfoglia per fare questa operazione.
    La sfoglia dovrà avere uno spessore di un paio di millimetri (se avete la macchinetta della pasta manuale il numero potrà essere all’incirca 8, ma fate delle prove perché ogni macchinetta è diversa).
  • Una volta ricavate le sfoglie iniziamo a preparare i calzoncelli: disponiamo una sfoglia sulla spianatoia e sotto mettiamo uno spolvero di farina.
    Prendiamo un mezzo cucchiaio di crema di castagne e disponiamolo sulla sfoglia, come per i ravioli.
  • Continuiamo così per tutta la lunghezza della sfoglia, tenendo il ripieno abbastanza distanziato. Ogni calzoncello ha un diametro di 8cm.
  • Ricopriamo con l’altra sfoglia. Solleviamola leggermente e nel punto del taglio, più o meno, facciamo in modo che ne vada un poco in più.Cioè la sfoglia non dovrà essere tesa completamente ma leggermente morbida in corrispondenza del taglio. 
  • Ritagliamo i calzoncelli pressando sulla pasta; smuoviamola anche leggermente sino a tagliarla anche nella parte sottostante. Se non abbiamo l’apposita formina dei calzoncelli ricaviamo i dolcetti con un coppapasta o un bicchiere e tagliamo i contorni con la rotella liscia o dentellata.
    Poi, se vogliamo dare la classica forma di merletto, ripieghiamo un dente si e uno no su se stesso.
  • Appoggiamo i calzoncelli man mano che li prepariamo su un vassoio leggermente spolverato di farina.
  • Riscaldiamo abbondante olio d’arachidi in una padella e friggiamo fino a doratura, prima da un lato e poi dall’altro.
  • Scoliamoli su una gratella.
  • Serviamoli spolverizzati di zucchero a velo oppure velati di miele e decorati con i confettini.
    Sono ottimi mangiati in giornata ma sono buoni anche i giorni successivi.

Note

Con questa dose ne vengono tanti, circa una cinquantina. Potrete dimezzare le dosi oppure se vi resta la pasta trasformatela in chiacchiere e si vi resta il ripieno preparate dei tartufini di castagne.
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5 consigli per preparare dei perfetti calzoncelli

1. Lavora a lungo l’impasto

Non è un impasto difficile quello della sfoglia esterna, ma come tutti gli impasti di sfoglie, di struffoli o lievitati gradisce di essere lavorato a lungo e maneggiato con forza e decisione. Potrete anche lavorarlo in planetaria. E come quasi tutti gli impasti gradisce un riposo piuttosto lungo. Grazie a questo tipo di lavorazione i calzoncelli in frittura non assorbiranno olio.

2.Usa castagne fresche ma vanno bene anche le secche

Per il ripieno utilizza le castagne fresche ma anche le secche tenute prima in ammollo e poi lessate possono andar bene. Dopo averle lessate pesane 500 g e procedi allo stesso modo.

3.Non usare farina di castagne

La consistenza delle castagne è abbastanza “stopposa” e quando le mangiamo la polpa risulta asciutta. Immaginatevi la farina di castagne quanto sarà ancora più asciutta da mangiare. So che il lavoro è più lungo ma preferite sempre castagne fresche o secche nel preparare i calzoncelli.

4.Sfoglia bene l’impasto

Quando stendi le sfoglie per l’esterno dei calzoncelli passa i pezzi di impasto nella tacca più grande della macchinetta per la pasta. Ripiega la sfoglia su stessa e ripassala più volte tra i rulli. Poi man mano riduci lo spessore fino a farla sottile sottile. Questo lavoro ti farà ottenere una sfoglia più friabile e croccante.

5.Sigilla bene i calzoncelli

Se dopo averli formati, dai ai calzoncelli la classica forma tipo merletto, ripiegando un dente si e no su se stesso, non sarà necessario pressare i bordi. Se invece lasci i calzoncelli con il bordo semplicemente dentellato assicurati di pressare leggermente i bordi con le dita nella parte di pasta alla base del ripieno, non sulla parte dentellata, mi raccomando. Questa operazione impedirà ai calzoncelli di aprirsi in frittura.

Cosa abbinare ai calzoncelli di castagne

L’abbinamento dei calzoncelli di castagne è un’arte che richiede attenzione e raffinatezza. La loro dolcezza, accostata al caratteristico gusto delle castagne, si sposa perfettamente con vini dal profilo aromatico, come un passito o un vino liquoroso. Un’amabile alternativa potrebbe essere un vino rosso leggermente tannico, che bilancia la dolcezza del ripieno. Inoltre, una tazza di caffè robusto o una tisana alle erbe possono esaltare ulteriormente il piacere gustativo dei calzoncelli di castagne, creando un connubio perfetto tra dolce e bevanda.

Come conservare al meglio i calzoncelli di castagne

I calzoncelli di castagne sono un dolce asciutto che si conserva bene anche per una settimana. Conservateli in frigo chiusi in un contenitore ermetico foderato con qualche foglio di carta da cucina (per assorbire l’eventuale condensa). Prima di mangiarli teneteli per un’ora o due a temperatura ambiente oppure passateli per pochi secondi nel forno a microonde o per qualche minuto nel forno normale.

Conclusioni: gusto e tradizione nei calzoncelli di castagne

In conclusione, i calzoncelli di castagne incarnano la ricchezza della tradizione culinaria italiana, offrendo un’esperienza gustativa unica che unisce ingredienti semplici a una profonda connessione con il territorio. Esplorare le origini della ricetta, scoprire le varianti regionali e sperimentare gli abbinamenti gustosi consente di apprezzare appieno il patrimonio gastronomico che si cela dietro a questo piatto autunnale. I calzoncelli di castagne rappresentano un viaggio attraverso il gusto e la storia delle nostre terre, un’esperienza culinaria che continua a deliziare i palati di chi li assapora.

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