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Alla scoperta di Trevico insieme al Tg 3.
Una giornata calda e soleggiata sul “balcone dell’Irpinia”. Trevico, il paese più alto della Campania: un viaggio nella storia, tra piatti tipici e prodotti PAT.
Abbiamo trascorso davvero una giornata bellissima a Trevico, sembrava di essere in estate, sebbene fossimo ad ottobre inoltrato. Il paese era in festa, la presenza della Rai e del bravissimo giornalista Rino Genovese, hanno portato tanta animazione.
Trevico gode di un bel panorama, tanto che è possibile ammirare diverse regioni confinanti. Appartiene ai paesi della Baronia, il più antico, come ci ha spiegato il parroco don Claudio Lettieri, che ci ha portato a visitare la cripta della Cattedrale dove sono stati rinvenuti reperti bizantini. Don Claudio è convinto che ci sia ancora tanto da portare alla luce. Spera in un futuro abbastanza prossimo di poter dare il via ai lavori.
Qui nacque Ettore Scola
Abbiamo passeggiato tra le stradine del centro storico che conservano il loro fascino medioevale e abbiamo visitato la casa natale di Ettore Scola, adibita oggi a convegni e mostre. Fa un certo effetto trovarsi tra queste mura che hanno ospitato una così grande mente!
In piazza, come di consueto nei servizi del Tg3 itinerante, era stato allestito un grande tavolo imbandito con prodotti e piatti tipici. Tra i prodotti PAT (Produzione agroalimentare protetta) c’è la patata di Trevico. Il sindaco di Trevico, Nicolino Rossi, che ne è anche produttore, ci ha spiegato che grazie all’altitudine e alla presenza di silicio e calcare nei terreni in cui viene coltivata, è ricca di potassio, fosforo e sali minerali. Queste patate si accompagnano alla pasta, alle zuppe, al soffritto (come viene chiamato da loro il piatto di patate carne e peperoni sottaceto), come ingrediente sulle pizze, in questa occasione preparate da Daniele Gourmet, e con tanto altro ancora.
Il prosciutto di Trevico
Altro PAT è il prosciutto di Trevico, che il nostro Luigi Giovanniello dell’Azienda Gio’ Prosciutti, orgogliosamente ci mostra, portandoci a visitare le grotte dove i suoi prodotti stagionano dai 22 ai 26 mesi. Le condizioni microclimatiche del territorio comunale di Trevico sono la caratterista che consente un prodotto di eccellenza: le grotte o le cantine a pareti naturali, chiuse da porte tradizionali, impediscono l’accesso di insetti e roditori, ma consentono il passaggio dell’aria e dell’umidità atmosferica.
Altro PAT la castagna di Trevico, la cui migliore caratteristica è il bassissimo contenuto di sodio.
E poi ancora l’olio extravergine d’oliva, i caciocavalli e mozzarelle, le pappacelle imbottite e l’infinita varietà di dolci!
Insomma, una visita che resta negli occhi e nel cuore!